La Chiesa ha stabilito che la memoria liturgica del Papa San Giovanni Paolo II è fissata per il 22 ottobre, giorno in cui iniziò il suo pontificato (22 ottobre 1978), quando da Piazza San Pietro fece risuonare e fremere l’intera umanità con il grido di speranza: “Non abbiate paura: aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo più lungo della storia della Chiesa cattolica. Uomo veramente di Dio, innamorato di Dio e dell’umanità, ancora oggi è ricordato da miliardi di persone, cattoliche e non. Fu beatificato il 1° maggio 2011 dal suo successore, Papa Benedetto XVI.
Il processo canonico per la canonizzazione del grande Pontefice polacco ha avuto il suo culmine con la grande celebrazione della canonizzazione, il 27 aprile 2014, quando Papa Francesco lo ha iscritto nell’Albo dei Santi insieme ad un altro grande Papa, Giovanni XXIII.
Le celebrazioni in onore di San Giovanni XXIII, Papa, e di San Giovanni Paolo II, Papa, sono iscritte nel Calendario Romano generale. Per Papa Roncalli, l’11 ottobre, invece, per Papa Wojtyła, il 22 ottobre, con il grado di memoria facoltativa. La Chiesa oggi li venera con grande fervore, fulgidi per l’esemplarità di vita, per l’eccellenza della dottrina e per quella “scienza d’amore” che promana dall’illuminazione dello Spirito Santo attraverso l’esperienza dei misteri di Dio, e, dopo avere goduto del fruttuoso sostegno della loro sollecitudine pastorale, si rallegra ora di averli come suoi intercessori spirituali.
Biografia di San Giovanni Paolo II:
Karol Józef Wojtyła nacque a Wadowice, città a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920. Era il secondo dei due figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. A nove anni ricevette la prima Comunione e a diciotto anni il Sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia. Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del “Teatro Rapsodico”, anch’esso clandestino. Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale a Cracovia il 1 novembre 1946. Successivamente, fu inviato dal Cardinale Sapieha a Roma, dove conseguì il dottorato in teologia (1948), con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce. In quel periodo, durante le sue vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e poi in quella di San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino una tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler. Più tardi, divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino. Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’Ordinazione Episcopale il 28 settembre 1958 nella Cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak. Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Paolo VI che lo creò successivamente Cardinale il 26 giugno 1967. Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-65) con un contributo importante nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato.