XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”

Il 7 settembre 2021, con una Conferenza Stampa presso la Sala Stampa della Santa Sede, sono stati presentati il Documento Preparatorio e il Vademecum per l’animazione della prima fase dell’itinerario del Sinodo dei vescovi sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.

L’apertura solenne del Sinodo si è svolta il 10 ottobre 2021 in Vaticano e il 13 novembre nella nostra Chiesa particolare e in tutte le diocesi del mondo. Una tappa fondamentale sarà la celebrazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi, nell’ottobre 2023, a cui seguirà la fase attuativa, che coinvolgerà nuovamente le Chiese particolari.

“Si tratta di un processo diverso dal passato, rinnovato, allargato all’intero popolo di Dio, con la particolarità che il suo oggetto – la Sinodalità –  intende essere anche il suo metodo”, ha detto il Direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, nell’introdurre i relatori.

Il Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei vescovi, ha ricordato come disporsi a vivere questo evento. I due momenti di apertura saranno una celebrazione liturgica in cui lo Spirito Santo sarà protagonista: “Un Sinodo si celebra e non si riduce a un evento assembleare. (…) Un Sinodo non si comprende se non alla presenza dell’azione e della luce dello Spirito Santo che guida la Chiesa nel suo cammino nella storia”.

Ha introdotto le due icone bibliche, che contengono alcuni principi-chiave del Sinodo:

  • Gesù, la folla, gli apostoli: “Un Sinodo è un cammino di discepolato, di sequela. È un progressivo avvicinarsi al Signore, entrando sempre più nella logica del Vangelo”.
  • Pietro e Cornelio (At 10): è il cammino di discernimento che ha scosso nelle fondamenta la Chiesa primitiva e troverà soluzioni nel Concilio di Gerusalemme. “Tutto si comprende solo nell’obbedienza allo Spirito Santo. (…) Il Sinodo riuscirà o fallirà nella misura in cui affideremo allo Spirito le nostre scelte e i processi”.

Il Cardinale Segretario ha messo in luce la rilevanza della prima fase, che valorizza l’apporto del popolo di Dio: “il cammino inizia con la consultazione del popolo di Dio nelle Chiese particolari, perché è a partire dalle Chiese particolari che esiste l’una e unica Chiesa cattolica” (Cf Lumen Gentium).

Ha poi ripreso le parole di Papa Francesco per sottolineare l’aspetto dell’ascolto“Una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto, nella consapevolezza che ascoltare «è più che sentire». È un ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare. Popolo fedele, Collegio episcopale, Vescovo di Roma: l’uno in ascolto degli altri; e tutti in ascolto dello Spirito Santo, lo «Spirito della verità» (Gv 14,17), per conoscere ciò che Egli «dice alle Chiese» (Ap 2,7)”. (Discorso alla Commemorazione del 50° Anniversario dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi).

Il Card. Grech ha concluso il suo intervento dicendo:  “Ciò che abbiamo inteso fare nel preparare il cammino è mettere la Chiesa in condizione di vivere un’autentica esperienza sinodale, un tempo di ascolto in cui impariamo tutti uno stile di Chiesa sinodale, in cui assumiamo la scelta che più vale: camminare insieme”.

“Il Sinodo manifesta la vitalità della Chiesa: inclusiva, partecipativa e orientata all’evangelizzazione”, ha continuato Mons. Luis Marín de San Martín, Sottosegretario del Sinodo dei vescovi, “dobbiamo tenere presente che questa fase diocesana è già un Sinodo, non solo la preparazione al Sinodo”.

Ogni vescovo sarà responsabile dell’organizzazione di questa fase nella sua Diocesi (Chiesa particolare), stendendo un programma e un calendario, curando il dinamismo del processo e, soprattutto, la dimensione della preghiera, in quanto evento principalmente spirituale. Sarà aperto alla collaborazione e nominerà un referente e un’équipe per la sinodalità.

Mons. Marín ha definito il Sinodo “un’esperienza ecclesiale gioiosa e rinnovatrice”, in cui si cammina insieme guidati da quattro parole chiave: coerenza, entusiasmo, creatività e coraggio.

Per accompagnare l’organizzazione dei lavori, la Segreteria Generale ha preparato il Documento preparatorio e il Vademecum metodologico, inviati per la diffusione al popolo di Dio, quali strumenti da utilizzare e concretizzare secondo le diverse realtà e culture. Il Documento preparatorio si apre con un interrogativo di fondo, che spinge e guida l’intera riflessione:  «come si realizza oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale) quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?». È un interrogativo che chiede alla Chiesa e al popolo di Dio di rimanere aperti alle sorprese che lo Spirito non mancherà di regalare  lungo il cammino, per poter raccogliere i frutti di una conversione sinodale.

Secondo le indicazioni ricevute, anche nella nostra Comunità parrocchiale della Chiesa Madre è stata costituita una Commissione di lavoro, nominata dal Parroco, don Angelo Spilla, la quale è stata un punto di riferimento parrocchiale per gli incontri delle diverse realtà presenti e per redigere il documento che è stato inviato al Vescovo.

La Commissione sinodale parrocchiale è così formata:

  • Don Angelo Spilla, Parroco. Coordinatore;

  • Daniele Maria, Segretario;

  • Sandro e Marilena Dell’Utri;

  • Crocetta Cilano;

  • Monica Battaglia;

  • Rina Alessi;

  • Alessandro Giammusso;

  • Salvatore Nocera.