«Venne per rendere testimonianza alla luce
e preparare al Signore un popolo ben disposto»
(Cf Gv 1,7; Lc 1,17).
E’ un giorno di festa il 24 giugno per la Chiesa la quale celebra col grado liturgico di solennità il ricordo della nascita di San Giovanni Battista. Una straordinaria figura posta tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Gesù stesso ha innalzato la sua figura, definendolo il più grande uomo mai nato da donna. Un modello ed un esempio, quindi, da proporre ad ogni discepolo. Insieme alla nascita di Giovanni Battista, nel corso dell’anno liturgico la liturgia celebra solo la nascita terrena di Cristo Gesù e della sua santa Madre, la Beata Vergine Maria. Per gli altri santi, si celebra solo la nascita al cielo. La Chiesa ha sempre preso molto sul serio l’invito fatto da Gesù di considerare Giovanni come il più grande uomo mai vissuto sulla terra. Una data, quella di oggi, assolutamente convenzionale (sei mesi prima di Natale) e che è servita al cristianesimo per “battezzare” i riti pagani della mietitura. Per noi, oggi, l’occasione per riscoprire, all’interno della Chiesa, il valore della profezia; la necessità di avere sempre una tensione ideale profonda nel proporre una fede fatta anche di valori assoluti, di deserto, di radicalità, come solo Giovanni ha saputo sommamente rappresentare. Quello di oggi è dunque un giorno di gioia, nel quale ci è annunciato il Messia. Il Signore conceda anche noi di metterci con tutte le nostre energie al servizio di Cristo e di preparare la sua venuta nel mondo.
Signore, tu sei sempre “colui che viene”. Fa’ che anche noi, sull’esempio del Battista, prepariamo la tua venuta in mezzo ai fratelli. Fa’ che sappiamo aprire il loro cuore e la loro anima, senza mai cedere allo scoraggiamento, ma contenti di spendere tutte le nostre forze al tuo servizio.
In questa solennità di San Giovanni Battista, titolare dell’Arcibasilica Lateranense (Cattedrale del Papa), abbiamo la possibilità di lucrare il dono dell’Indulgenza Plenaria. Vogliamo sempre ringraziare Papa Francesco per questo dono di grazia e pregare per lui, Successore di Pietro, perché si conformi sempre più al grande mistero cui serve, per la gloria di Dio e la santificazione del suo popolo.
Il 24 giugno ricordiamo anche la nascita al cielo della Venerabile Serva di Dio Marianna Amico Roxas (1947). Il corpo di Mariannina è custodito in Chiesa Madre. È stata la fondatrice della compagnia di Sant’Orsola (che era già stata istituita a Palermo nel 1912) a Caltanissetta (precisamente a San Cataldo), Catania, Piazza Armerina e Caltagirone, in ossequio al carisma di sant’Angela Merici. Il processo di beatificazione di Marianna ha avuto iniziò il 14 dicembre 1988. La fase diocesana del processo è stata chiusa a Caltanissetta nel 1991; mentre la “Positivo super virtutibus” è stata completata nel 1999. Il processo di beatificazione è in itinere in Vaticano presso la Congregazione per le Cause dei Santi. Il 19 dicembre 2011 il Santo Padre Benedetto XVI ha emanato il Decreto sulle eroicità delle virtù della Serva di Dio Marianna Amico Roxas, dichiarandola venerabile.